Filo conduttore

IL FILO CONDUTTORE per l'anno scolastico 2016-2017 

RENATO E IL FILO PERDUTO


Da alcuni anni il progetto didattico della scuola dell'Infanzia "M.Montessori"
si sviluppa a partire da un FILO CONDUTTORE di tipo fantastico che permette di dare unitarietà al processo di insegnamento-apprendimento.
A livello teorico si fa riferimento ad un modello di conoscenza “per quadri”, modello che implica strategie di apprendimento di tipo “costruttivo”. 
Muoversi seguendo le tracce di un filo conduttore permette di far leva sulla motivazione, l’iniziativa, il confronto. 
Il filo conduttore è elemento di raccordo tra momento affettivo e momento cognitivo.
Inoltre l’avventura  vissuta a livello di gruppo permette lo sviluppo di modalità relazionali 
di tipo cooperativo.
Il progetto didattico della scuola dell’infanzia si sviluppa attraverso unità di apprendimento dalla durata variabile da una a 
più settimane. Tali u.d.a. si svolgono per gruppi omogenei d'età e prendono in considerazione tutti i campi 
d'esperienza previsti dalle Indicazioni Nazionali.
Seguendo una storia fantastica proposta dalle insegnanti come filo conduttore
delle attività si ipotizzano alcuni CONTENUTI tenendo conto che:

- si desumono dalla vita reale del/la bambino/a, dalla realtà circostante,
  dai problemi e avvenimenti che succedono, dall'ambiente naturale che ci 
  circonda;
-  non tutti sono preventivabili

La storia o il filo conduttore delle attività è predeterminato, così come lo sono i singoli percorsi o progetti, ma 
può modificarsi in “corso d’opera” in quanto le reazioni dei bambini possono essere diverse da quelle 
previste oppure possono sorgere nuove curiosità o conflitti. Dunque alcune attività previste potrebbero non realizzarsi e 
altre attività svolgersi comunque perché ritenute necessarie da parte delle insegnanti. 
Si tratta dunque di realizzare un intreccio coerente ed efficace 
tra queste due modalità, mantenendo l’equilibrio tra la valorizzazione del protagonismo del bambino e le attività guidate.

La guida ideale per l’intero percorso è l'esploratore di Sarrià, personaggio apprezzato per le sue qualità di intelligenza (perché vuole e sa comprendere la realtà che lo circonda),  immaginazione (perché sa prevedere le cose, ha la mente aperta),  solidarietà (ha il cuor leale), comunicazione (perché sa porsi in contatto con gli altri, ha la lingua cortese), abilità (perché sa operare, ha la mano lesta).